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mercoledì 14 marzo 2012

Ө-Ө G Щ™: Giant mummified finger - perhaps belonged to a Nephilim?


 

Gigantesco dito mummificato – appartenuto forse ad un Nephilim?


Sarebbe stato lungo 38 cm, il gigantesco dito mummificato rinvenuto in Egitto da un neofita svizzero e fotografato alla fine degli anni '80.

Pochissime persone possono dire di aver visto le foto scattate nel 1988 in Egitto, nella terra della Piramidi, patria di Faraoni e … fossili di giganti. Proprio le sopraccitate fotografie, infatti, conterrebbero le immagini del ritrovamento di un dito di ben 38 centimetri di lunghezza. Il resto del corpo, si suppone, avrebbe dovuto essere di circa cinque metri di altezza.
Le fotografie, sarebbero state vendute dopo ventiquattro anni di archivio, al quotidiano tedesco "Bild" che le ha subito pubblicate, rendendole disponibili su internet all’indirizzo: www.bild.de

E’ proprio dalle fotografie che è possibile individuare, senza dubbio alcuno, un dito (forse l’indice) le cui dimensioni sono semplicemente spaventose.
Il perfetto stato di mummificazione ha fatto si che si potessero notare diversi particolari. Si nota benissimo l’unghia, la nervatura e soprattutto dall’estremità della frattura è possibile individuare l’osso che, parrebbe essere stato reciso da una lama affilata.

L'uomo che fotografò il dito mummificato, lo svizzero Gregory Spoerri, è un noto impresario discografico di Basilea (Svizzera). Sua anche la "Mad Max", un cult-shop frequentato dalle celebrità come David Beckham e Stephanie di Monaco. Ma fu la seconda passione di Spoerri, cioè le Piramidi di Giza, che gli avrebbe cambiato la vita.

L’incredibile scoperta.
Nell’ultimo giorno delle sue ricerche, durante il 1988, riuscì a mettersi in contatto con l’ultimo discendente di una dinastia di tombaroli. Spoerri incontrò il vecchio egiziano presso un agriturismo di Bir Hooker a circa 100 chilometri a nord est del Cairo. Per un compenso di 300 dollari, Spoerri ebbe la possibilità di dare un'occhiata al tesoro appartenuto alla famiglia del tombarolo. Avvolto in alcuni strati di  vecchi stracci si intravedeva un osso e del derma.

Racconta Gregory Spoerri al reporter di Bild.de: "Era un ammuffito pacchetto oblungo. Fui totalmente sbalordito quando vidi la reliquia marrone scuro che ho potuto prendere in mano e addirittura scattargli qualche foto. Misi accanto un foglio per ottenere una comparazione delle taglie. "Il dito piegato era spaccato e coperto di muffa secca. "Era sorprendentemente leggero, magari poche centinaia di grammi, avevo il cuore in gola. Era incredibile, le dimensioni del corpo avrebbero dovuto corrispondere ad un individuo di circa cinque metri di altezza. "Il tombarolo mostrò gli svizzeri anche un certificato di autenticità ed una radiografia del reperto. Entrambi risalenti agli anni '60. Spoetti cercò in tutti i modi di farsi vendere il dito fossile dal tombarolo, ma questi, implorando di continuo il nome di Allah disse che il dito non era in vendita, apparteneva a lui ed alla sua famiglia ed era troppo importante. Oggi Spoerri si rammarica del fatto che all’epoca riuscì a volare a casa, portando con sè soltanto con le foto di quell’eccezionale reperto. 

Per anni le fotografie vennero accantonate. Gli scienziati non erano interessati, le reliquie non rientravano tra i loro interessi. Spoerri dichiara inoltre al reporter di Bild.de che non aveva alcuna intenzione di farsi prendere in giro dagli esperti. Perciò lasciò cadere la cosa. Nel 2009, tornò in Egitto, alla ricerca dei possessori dell’antica reliquia, ma giunto a Bir Hooker non riuscì a rintracciarli, era andato in Egitto per niente. Spoerri fece delle ricerche sulle possibili origini della reliquia, lesse i miti antichi riferiti ai giganti, Cercò di entrare in possesso di altre reliquie simili anche attraverso il contrabbando all’interno delle piramidi di Giza, dove si troverebbero enormi sarcofaghi incompiuti, troppo grandi per contenere dei normali corpi umani.

Va ricordato che molte sono le fonti antiche che citano l’esistenza di giganti. Tra queste, lo storico romano Giuseppe Flavio riportava nel 79 d.C. l’esistenza di giganti durante le guerre giudaiche. Narra Flavio nelle sue "Guerre Giudaiche": "Vi furono dei giganti. Molto più grandi e di forma diversa rispetto alle persone normali. Terribili a vedersi. Chi non ha visto con i miei occhi, non può credere che fossero così enormi. "

 Approfondimenti:

http://19justinbrown88.yolasite.com/the-nephilim.php

http://www.thetruthbehindthescenes.org/2012/03/10/giant-mummified-finger-found-in-egypt-the-rise-and-fall-of-the-nephilim/
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